Piero Antonio Toma
 

Piero Antonio Toma

    giornalista professionista

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Giornali e giornalisti
a Napoli. 1799-1999

Grimaldi & C. Editrice,
Napoli, 1999

"Suscita ammirazione la ricchezza dei particolari, l'abbondanza delle informazioni, ma ciò che appare sempre più chiaro via via che ci si inoltra nella lettura di Toma è la davvero non comune capacità di collocare ogni fatto della storia giornalistica di Napoli nella sua dimensione temporale, culturale, politica, animando in tal modo la scena che viene evocata ma contribuendo altresì a sottolineare il nesso profondo esistente fra il giornale e il suo tempo... L'opera di Toma è esemplare anche, forse soprattutto, perché  testimonia pagina per pagina, nome per nome,

giornalisti a napoli,piero antonio toma

testata per testata, l'ineguagliabile vocazione che i napoletani hanno da sempre per il mestiere, come diceva Gianni Rodari, di "andare a vedere". (I giovani) leggano la storia di Toma e se ne persuaderanno".
(Antonio Ghirelli)

 

 

L'uomo dei numeri,
Carlo Ciliberto

Colonnese Editore,
Napoli,
2001

2a edizione: settembre 2004

Figlio di una famiglia operaia e destinato anch'egli a fare il falegname o qualcosa di simile, Carlo Ciliberto invece diventa Rettore dell'Università Federico II, la prima Università di Stato al mondo fondata nel 1224. Questo totale cambio di registro egli lo deve ad un handicap fisico
(com'è vero che non tutti i mali vengono per nuocere ...) che gli impedisce di lavorare di pialla ma non di scrivere e di studiare.

Carlo Ciliberto,Piero Antonio Toma

 Questo di Piero Antonio Toma è un libro che narra una "vita alla rovescia", una favola tutta moderna e tutta vera di uno straordinario "self made man".

 

 

Cronache napoletane
Eurocomp 2000,
Napoli, 2002

Singolare libro millefoglie, antologia e giornale, diario privato e pubblico, saggio denuncia e amarcord, storia e romanzo. Napoli oggi, ieri e avantieri raccontata partendo da un basso-bottega alla Riviera di Chiaia attraverso le speranze di giovani come Giancarlo Siani e Antonio Franchini, i giorni del momento, le riflessioni sull'ultimo trentennio della città e della Chiesa (così poco chiesa) e le ragioni del passato trasposte dalle pagine di una rivista. Orologio delle stagioni trovate e perdute, medioevi ricorrenti e rinascimenti di corto respiro. Stecche e coro in 78 variazioni. Tante sono gli autori che firmano questo volume.
E fra questi nomi che "fanno" letteratura e cultura
come Domenico Rea,

cronache napoletane,Piero Antonio Toma

 

Michele Prisco, Maria Corti, Josep Piera, Dario Bellezza, Luigi Compagnone, Mario Pomilio, Roger Peyrefitte, Raffaele La Capria, Percy Allum, Dacia Maraini, Giampaolo Rugarli, Anthony Oldcorn,  Antonio Ghirelli, Giuseppe Galasso, Cesare de Seta, ecc. 

Tuglie,
storie di un paese

Adriano Gallina Editore
,
Napoli, 19
,
Napoli, 19
79

In questo libro di racconti "Toma non bara. Il suo non è un linguaggio sforzato, e sia pure calcolato come quello di uno scrittore degno di questo nome, ha un dosaggio di prima mano: freddo, rigoroso, sobrio, ma pieno di una straordinaria, spontanea ricchezza metaforica. Alcune immagini, lo confesso, mi hanno dato brividi di emozione. Toma non insiste: tocca e passa. Gli basta un accenno, un abbozzo d'immagine, qualche volta persino un colpo ben aggiustato nella punteggiatura per trasformare la sua lingua in stile: uno stile suo, con poche parentele. E, infatti, leggendolo e cercando con la memoria, non sono riuscito a collegarlo a qualche cosa d'altro che non fosse soltanto Toma: un piccolo mondo, modesto, circoscritto, ma proprio per questo motivo più prezioso e  ben stagliato sul panorama dell'attuale

Tuglie,piero antonio toma

narrativa.
Ma la fase misteriosa su cui si concentra questo gruppo di racconti - che finiscono per istituirsi in un organismo autonomo, in romanzo
- sta nella constatazione che Toma, pur descrivendo la storia di un paese tutta al passato, avvenuta e conclusa, non cade mai né nel rimpianto, né nella nostalgia, che segnano sempre un ristagno della creazione. In questo modo "Tuglie" diventa una metafora, una invenzione, uno strumento di conoscenza, una verifica del passato come fenomeno attivo e produttivo di un legame divenuto storico, non sentimentalistico". (Domenico Rea)

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