Piero Antonio Toma

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Piero Antonio Toma

    giornalista professionista

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Napoli e la Compagnia del Gas, due secoli insieme

Compagnia dei Trovatori
Napoli,  luglio 2006

Libro unico nel suo genere. Non ci sono soltanto due secoli "insieme" ma due "insiemi", Compagnia del Gas e Napoli, che si danno la mano l'un l'altro dentro due storie parallele e altrettante "minori" di corollario alle prime due. E dove si narra di gas e di illuminazione pubblica, la prima in Italia, di imprese e di amori, di teatro e di sport, di capitani coraggiosi e di eroi sconosciuti, di gelosia e di iella, di re in anticipo e di re in ritardo, di cospirazioni e di cornuti, di giornali a lume di gas e giornali al lumicino per la censura. 

 

napoli,compagnia del gas  

Insomma di tutto un po'. Libro dalla lettura"multipla", diario a più livelli che si può aprire e chiudere a qualsiasi pagina senza perdere il filo, trovando invece ammiccante il richiamo di migliaia di curiosità su fatti pubblici e privati e su personaggi che hanno accompagnato dagli inizi dell'800 fino ad oggi la città di chi l'ha vissuta e di chi ci convive.

Napoli sotto il cielo. 1920-1960
Compagnia dei Trovatori
Napoli,  aprile 2006

Un viaggio per raccontare una famiglia che per prima in Italia ha portato a Napoli la cinematografia (1898) e, dalla metà degli anni '20, il fotogiornalismo e la fotografia industriale e civile. Il racconto si snoda nella rievocazione scritta e in un centinaio di foto d'epoca, la cui documentazione, per molta parte, è tratta da quotidiani locali. Ne è venuto fuori il "patchwork" di una città prima sedotta nel suo inguaribile sfoggio di se stessa da esistenze patinate

rassegna stampa

piero antonio toma,napoli sotto il cielo

di principi, federali e divi dello schermo,  poi devastata dai bombardamenti e dalla occupazione militare e infine avviata ad un tribolato "stop and go" fra ricostruzione e malgoverno.
Il silenzio dei giusti
Napoli 1943. Il ritorno degli Ebrei
Grimaldi & C. Editori,
Napoli, dicembre 2004

Un gruppo di ebrei salvati durante l'ultimo conflitto mondiale grazie alla solidarietà e al silenzio di tutti gli abitanti di un paese della provincia di Caserta, Tora e Piccilli: dal podestà all'ultimo fascista fecero a gara per ospitarli e soccorrerli. 
Nel settembre del 1942 furono confinati per essere impiegati in lavori agricoli una trentina di giovani ebrei napoletani, ai quali dalle leggi razziali del 1938 era vietato andare in guerra. Nei mesi successivi alcune famiglie dei confinati ed altre raggiunsero Tora e Piccilli per sfuggire ai bombardamenti che fra la fine del 1942 e gli inizi del 1943 stavano martoriando Napoli.

Video dal TG3 Campania 19/1/2005
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piero antonio toma,ebrei a napoli

E in silenzio gli abitanti rimasero anche quando i tedeschi, arrivati dopo l'8 settembre, razziavano, uccidevano e deportavano.
E' l'unico episodio in Italia che si conosca in cui una intera comunità si schiera a favore degli ebrei. La vicenda, tutta vera nei fatti, nei personaggi e nei tempi, viene ripercorsa dal libro di Toma, giornalista e saggista, con la tecnica del romanzo fra episodi rocamboleschi e continui colpi di scena.
Cronache metropolitane
Graus editore,
Napoli, 2004

La ricerca condotta da Pier Antonio Toma con la intelligente curiosità che tutti gli riconoscono, che tutti gli riconosciamo, ha, perciò, come primo merito quello di una riscoperta istituzionale, della riscoperta, cioè, di una Istituzione antica nel sistema dei poteri nazionali la quale, però, ha dovuto faticare non poco in questi ultimi decenni per riaffermare, nella rafforzata rete delle autonomie locali, un ruolo che la storia le aveva attribuito, ma che la stessa storia, nel suo successivo svolgersi, tendeva ormai a negarle. Ciò è stato possibile come è facile immaginare - solo a prezzo di un radicale ripensamento, di un autentico rinnovamento di questa Istituzione che la rendesse in grado di riscoprire la propria 

cronache metropolitane,provincia di napoli,piero antonio toma
vocazione aderendo alle esigenze inevitabilmente nuove della propria collettività di riferimento.
Sotto questo profilo il caso della Provincia di Napoli, il "viaggio" che in essa ha compiuto Pier Antonio rileggendo gli anni che vanno dal 1995 al 2003, è esemplare. Si tratta, infatti, di una autentica riscoperta della tradizionale dimensione territoriale di questa istituzione in un contesto che rende, tuttavia, quella tradizione qualcosa di straordinariamente nuovo.
(Luigi Mascilli Migliorini)

Ritorno
Edizioni D'Agostino,
Napoli, 1970

"... Queste poesie di Piero Antonio Toma io ho cominciato a leggerle con molta diffidenza; la diffidenza si è andata via via disperdendo mentre io andavo avanti; non tutto quello che Toma ha messo in questo libro, è poesia; ma qui poesia ce n'è quanto basta a dire che questo è un libro di poesia.
A scrivere le poesie di questo libro, Toma ci ha messo 13 anni; per la poesia 13 anni non sono niente; ma possono aiutare a capire come lavora Toma quando fa la poesia ... Le parole di Toma sono  le parole

Ritorno,Piero Antonio Toma
semplici che servono a tutti gli usi; e sono quelle che si possono buttare nel secchio come gusci vuoti, oppure possono portare la più grande quantità di poesia che può portare una parola".
(Vittorio G. Rossi)

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